Nel settore dell'imballaggio di protezione possiamo parlare di adsorbimento per definire:
- il fenomeno di diffusione delle molecole VCI nell'imballo
- il processo di attrazione dell'umidità da parte della materia prima, come ad esempio l'argilla o il silicagel non confezionati
In ambito chimico fisico, l'adsorbimento è in termini generali un tipo particolare di assorbimento che avviene solo alla superficie.
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Nel settore dell'imballaggio di protezione si intende l'abbassamento del punto di rugiada all'interno dell'imballo o del container per eliminare l'umidità e garantire la conservazione delle qualità e proprietà di utilizzo del prodotto imballato. Il sacchetto disidratante è un esempio di prodotto che assorbe (absorbe) l'umidità all'interno degli imballi.
In chimica fisica, l'assorbimento indica il fenomeno per cui si ha il trasferimento di una specie chimica (ovvero uno scambio di materia) da una soluzione sulla superficie di un solido (adsorbimento) o attraverso l'interfaccia di separazione tra due fasi (absorbimento). Quindi se l'assorbimento avviene solo alla superficie si parla più specificatamente di adsorbimento, se l'assorbimento avviene entro un volume si parla di absorbimento.
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La bentonite è un minerale argilloso composto per lo più da montmorillonite, calcio o sodio. Nel settore dell'imballaggio la bentonite è usata principalmente come disidratante in sacchetti di tessuto non tessuto per eliminare l'umidità all'interno degli imballi.
Gli indicatori disidratanti Propasecard sono privi di Cloruro di cobalto.
Il cloruro di cobalto è il sale di cobalto dell'acido cloridrico.
A temperatura ambiente si presenta come un solido rosa inodore. Per riscaldamento subisce una parziale disidratazione assumendo un colore blu-violetto. È un composto cancerogeno, nocivo, allergenico, pericoloso per l'ambiente.
La formazione di condensa, o condensazione (anche detta liquefazione), è la transizione di fase dalla fase gassosa alla fase liquida di una sostanza. Tale trasformazione si può eseguire a temperatura costante, per compressione se la temperatura del gas è inferiore a quella critica, oppure per raffreddamento con una fonte esterna o per espansione adiabatica; in ogni caso l'operazione di condensazione è esotermica.
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L'assorbitore di umidità o sacchetto disidratante è una busta che si utilizza negli imballi destinati all'esportazione (trasporti marittimi...). Il dispositivo assorbe l'umidità per prolungare la conservazione dei prodotti. Sotto forma di sacchetto, permette una protezione efficace contro l'ossidazione, la corrosione e tutti i danni legati all'umidità e permette anche la protezione e la conservazione di prodotti alimentari come il cacao, il caffé, il té, il riso, le farine, le acque minerali, gli alimenti per animali, ma anche i pezzi metallici, le conserve, il tabacco e i tessuti...
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Il gel di silice presenta la caratteristica di essere un ottimo disidratante e pertanto viene utilizzato come essiccante e per il controllo locale dell'umidità (ad esempio nei deumidificatori). Nonostante la sua azione si chiami "essiccante", in realtà il processo chimico-fisico con cui il vapore acqueo viene sottratto all'aria consiste in un'operazione di adsorbimento: le molecole del vapore acqueo si legano alla superficie del silicage, che va intesa non solo come superficie esterna, ma anche come superficie in toto; il gel di silice infatti presenta una notevole porosità, e questo si traduce in una maggiore area totale disponibile allo scambio di materia, ovvero una velocità del processo di deumidificazione abbastanza elevata.
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I setacci molecolari sono materiali che possono separare molecole in base alle dimensioni. Questa capacità è basata sulla presenza nel materiale di minuscoli pori di dimensione esatta e uniforme, con un diametro compreso tra 3 e 10 Å a seconda del materiale. I setacci molecolari hanno un'area superficiale molto elevata all'interno dei pori (600700 m2/g). Le molecole con dimensioni maggiori dei pori non possono entrare nel materiale. Le molecole con dimensioni abbastanza piccole da penetrare attraverso i pori possono entrare nel materiale; in genere molecole polari sono adsorbite sulla superficie interna dei pori e restano intrappolate, mentre molecole apolari non sono trattenute. I materiali più utilizzati come setacci molecolari sono alluminosilicati e in particolare le zeoliti, sia naturali che sintetiche. Altri materiali come alluminofosfati o cianocomplessi polimerici hanno una struttura porosa in linea di principio adatta come setacci molecolari, ma sinora non sono stati utilizzati in applicazioni tecniche.
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Il silicagel presenta la caratteristica di essere un ottimo disidratante e pertanto viene utilizzato come essiccante e per il controllo locale dell'umidità (ad esempio nei deumidificatori). Nonostante la sua azione si chiami "essiccante", in realtà il processo chimico-fisico con cui il vapore acqueo viene sottratto all'aria consiste in un'operazione di adsorbimento: le molecole del vapore acqueo si legano alla superficie del gel di silice, che va intesa non solo come superficie esterna, ma anche come superficie in toto; il gel di silice infatti presenta una notevole porosità, e questo si traduce in una maggiore area totale disponibile allo scambio di materia, ovvero una velocità del processo di deumidificazione abbastanza elevata.
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L'umidità è la misura della quantità di vapore acqueo presente nell'atmosfera (o in generale in una massa d'aria).
L'umidità relativa, in particolare, indica il rapporto percentuale tra la quantità di vapore contenuto da una massa d'aria e la quantità massima (cioè a saturazione) che il volume d'aria può contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione. Alla temperatura di rugiada l'umidità relativa è per definizione del 100%. L'umidità relativa è un parametro dato dal rapporto tra umidità assoluta e l'umidità di saturazione. È svincolato dalla temperatura e dà l'idea del tasso di saturazione del vapore atmosferico, e delle ripercussioni sui fenomeni evapotraspirativi delle colture. Il deficit di saturazione è dato dalla differenza tra umidità assoluta e umidità di saturazione.
Per diffusione si intende la distribuzione volatile delle molecole VCI nell'imballo.
Un Inibitore Volatile di Corrosione è un composto chimico che, aggiunto in piccole concentrazioni, rallenta la corrosione verso i metalli.
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I prodotti per la protezione dalla corrosione PROPATECH VCI sono privi di nitriti.
Il nitrito è composto da un atomo di azoto e due atomi di ossigeno caricati negativamente ed è presente in alcuni prodotti anticorrosivi VCI presenti sul mercato. Tale presenza deve essere permessa e dichiarata dal produttore.
La ruggine è un composto spontaneo costituito da vari ossidi di ferro idrati e carbonati basici di Fe(III), di colore bruno-rossiccio. La ruggine origina un fenomeno di corrosione dei materiali ferrosi, laddove l'ossidazione del ferro è favorita dalla presenza di ossigeno e acqua, che mettono a disposizione l'ossigeno necessario alle reazioni chimiche coinvolte.
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Passaggio dallo stato solido a quello gassoso delle molecole VCI a partire dal materiale protettivo VCI (carta, film, diffusori, spugne, ecc.).
Il VCI è un Inibitore Volatile di Corrosione in grado di sublimare, passando dallo stato solido a quello gassoso e forma, sulla superficie del metallo, un sottile strato invisibile capace di neutralizzare gli agenti corrosivi quali: vapore acqueo, ossigeno, atmosfera salina, gas solforosi ed i più comuni inquinanti industriali ambientali presenti nell'aria.
Le etichette Shockwatch, gli ShockDot e gli Shockwatch Clip sono dispositivi contenenti un tubicino con un liquido rosso in sospensione. Se il dispositivo viene sottoposto ad un impatto superiore ad uno specifico livello G, l'urto provoca la fuoriuscita del liquido rosso, ben visibile, nel tubicino.
L'accelerazione di gravità è l'accelerazione che un corpo subisce quando è lasciato libero di muoversi in campo gravitazionale.
Il termine internazionale di pallet, tradotto in lingua italiana come paletta e definito in forma colloquiale anche come pedana, pancale o bancale, è un'attrezzatura utilizzata per l'appoggio di vari tipi di materiale, destinati ad essere immagazzinati nelle industrie, ad essere movimentati con attrezzature specifiche (carrelli elevatori e transpallet) e trasportati con vari mezzi di trasporto.
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I sacchetti disidratanti Propack sono certificati secondo la norma DIN.
Il Deutsches Institut für Normung (Istituto tedesco per la standardizzazione, meglio noto come DIN) è una organizzazione tedesca per la definizione di standard. Fondata nel 1917 col nome di Normenausschuss der deutschen Industrie (Associazione per gli standard dell'industria tedesca) è poi stata ribattezzata prima nel 1926 e poi nuovamente nel 1975. Oggi il nome ufficiale è "DIN Deutsches Institut für Normung e. V".
www.din.de
Propack è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001 2008.
L'ISO, o Organizzazione internazionale per le standardizzazioni, è l' organizzazione più importante a livello mondiale per la definizione di standard industriali e commerciali. Suoi membri sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 157 Paesi del mondo.